Informazioni utili - 27.10.2022

Caro bollette: quali comportamenti possiamo adottare quotidianamente per risparmiare sui consumi?

A seguito del caro bollette 2022, Techem ha raccolto tutti i consigli per il risparmio energetico da mettere in atto ogni giorno. Oltre al risparmio economico, le nostre azioni possono concretamente aiutare l’ambiente.

Azioni che possono sembrarci semplici, ma che in realtà, adottate tutti i giorni e mantenute nel tempo, comportano un notevole risparmio energetico ed economico di lungo periodo.

A ringraziare è l’ambiente, ma anche il portafoglio!

 

Illuminazione

Una parte importante del carico termico all’interno delle nostre case è dovuta all’illuminazione. Il primo passo per ottenere il risparmio energetico è sostituire le lampade a incandescenza con luci a LED. Queste ultime infatti, a differenza delle prime, consumano molta meno energia: a parità di potenza assorbita, producono una luce fino a 5 volte maggiore rispetto alle normali lampade ad incandescenza o alogene. Secondo ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, la vita utile di una lampada a LED arriva a 15.000 ore, a differenza delle lampade fluorescenti che arrivano a 7.500 ore o delle lampade alogene, che raggiungono appena le 750 ore.

E’ inoltre importante spegnere le luci tutte le volte che cambiamo stanza anche se sappiamo che ci ritorneremo pochi minuti dopo. Può sembrare un’azione banale, ma ci permette di non sprecare nemmeno un kW e soprattutto ci fa cambiare approccio all’utilizzo dell’energia, ricordandoci che non è illimitata e che dobbiamo intervenire tempestivamente per preservarla.

 

 

Riscaldamento

Sono molte le azioni che possiamo mettere in atto per contrastare il caro bollette e ridurre il consumo energetico nell’ambito del riscaldamento:

 

Controllo della temperatura: a seguito dell’emanazione del Piano Gas con Decreto del Ministero della Transizione Ecologica, si dispone che, fatte salve le utenze sensibili (ospedali, asili, case di cura, e via di seguito), non vengano superati i 19 °C più 2 gradi di tolleranza.

Scaldare troppo la propria casa fa infatti male alla salute ed è bene ricordare che d’inverno è giusto coprirsi, preoccupandosi della temperatura ogni volta che ci ritroviamo a toglierci il maglione per via del caldo troppo elevato. L’aria calda e secca nuoce alla salute e mantenere delle temperature estive anche in inverno è un gravissimo spreco che genera ingenti aumenti dei costi in bolletta, oltre a danneggiare seriamente il nostro Pianeta.

E’ importante inoltre, diversificare la temperatura dei termosifoni in base alla posizione in cui si trovano: nel corridoio ad esempio, è sufficiente impostarla sui 17 °C, a differenza della sala da pranzo o della camera da letto, stanze in cui ci si intrattiene per la maggior parte del tempo.

Inoltre, per ogni grado in meno si risparmia dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile*.

 

Valvole termostatiche: sono nostre alleate nel regolare la temperatura dell’ambiente, riducendo l’apporto d’acqua all’interno del radiatore e, di conseguenza, la potenza.  

Godono della detrazione fiscale al 50% prevista dal Bonus Ristrutturazione che può arrivare al 65% qualora l’installazione delle termovalvole si accompagni alla sostituzione, integrale o parziale, di caldaie a condensazione o con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia. 

Attraverso le valvole possiamo controllare la temperatura e far sì che la diffusione di calore all’interno di ogni stanza avvenga nelle giuste quantità e solo quando realmente necessario.  

Il loro contributo permette di ridurre i consumi fino al 20%*

 

Manutenzione dell’impianto: mantenere l’impianto pulito e senza incrostazioni di calcare riduce i consumi e il tasso di inquinamento. E’ il primissimo passo da compiere per garantire la sicurezza, il risparmio e la tutela dell’ambiente. Una corretta manutenzione è quindi un obbligo la cui mancanza prevede multe a partire da 500 euro (in base a DPR 74/2013). 

 

Controllo delle ore di accensione del riscaldamento: le ore di accensione dell’impianto di riscaldamento sono regolate per legge a seconda della propria zona climatica di appartenenza. Normalmente, quando l’abitazione gode di efficienza termica, il calore viene accumulato durante le ore di accensione e rilasciato nel tempo, garantendo una temperatura ottimale anche nel periodo di spegnimento. Diventa quindi inutile tenere acceso l’impianto termico per più ore consecutivamente.

 

Pannelli riflettenti: un buon trucco, che aiuta a ridurre efficacemente la dispersione di calore, è quello di inserire un pannello riflettente tra muro e termosifone. Basterebbe anche un semplice foglio di carta stagnola per ridurre le dispersioni verso l’esterno, soprattutto nei casi in cui i termosifoni siano incassati a parete per cui il loro spessore e il loro grado di isolamento risultino ridotti.

 

Lasciare liberi i termosifoni: per non vanificare lo sforzo che il radiatore compie mentre riscalda l’ambiente è fondamentale evitare di utilizzarlo per asciugare la biancheria o ostacolare la diffusione del calore coprendolo con tende o mobili.

 

Ricircolo d’aria: per mantenere la qualità dell’aria sempre al massimo livello, bisogna arieggiare regolarmente gli ambienti per un massimo di 10 minuti, aprendo completamente le finestre: in questo modo il calore rimane sui mobili e sulle pareti e l’aria fresca appena entrata tenderà a riscaldarsi più rapidamente. Per il ricircolo dell’aria è vivamente sconsigliato superare i 10 minuti in quanto, superata questa soglia, si incorre soltanto in inutili dispersioni di calore.

 

Ore notturne: abbassare la temperatura dei radiatori prima di coricarsi permette di risparmiare fino al 30% sui costi del riscaldamento. Inoltre, prima di andare a dormire è bene chiudere interamente persiane o tapparelle e chiudere le tende. Schermando le finestre durante la notte si riducono notevolmente le dispersioni di calore verso l’esterno.

 

Caldaia: un modo per efficientare la produzione di calore è sicuramente quello di sostituire il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza. Questi interventi godono degli sgravi fiscali e permettono di ottenerne sull’installazione di valvole termostatiche qualora le due installazioni siano abbinate.

 

Domotica: anche i sistemi di domotica sono nostri affidabili alleati nella lotta allo spreco energetico. E’ possibile impostare una programmazione oraria, giornaliera o settimanale per quanto riguarda l’accensione del riscaldamento, garantendo un ulteriore risparmio energetico. Sensori di presenza, regolatori elettronici e teste termostatiche intelligenti aiutano a regolare la temperatura secondo la combinazione più efficiente possibile. 

 

Serramenti a doppi vetri: un’altra azione che contribuisce alla coibentazione della propria abitazione, utile ad eliminare spifferi e ponti termici è la sostituzione dei vecchi serramenti, in favore di materiali altamente coibentanti come legno e PVC, vetri doppi o tripli, da adottare in base alla zona climatica di appartenenza e materiali adatti all’insonorizzazione 

 

Ciabatta multipresa: hai presente quella luce rossa che indica che i tuoi elettrodomestici sono in modalità stand-by? È proprio a causa sua che continuiamo a consumare energia anche quando le apparecchiature sono spente. Televisore, forno a microonde, telefono cordless, alimentatori, tutti gli apparecchi presenti nelle nostre case contribuiscono ad accrescere gli sprechi e andrebbero staccati dalla presa quando non sono in funzione, in modo da permetterci di risparmiare energia. Per semplificare l’operazione basta collegarli tutti ad una sola ciabatta, in modo da dover gestire un unico interruttore. Secondo ENEA la luce rossa degli elettrodomestici in stand-by assorbe da 1 a 4 Watt. Un valore che moltiplicato per 24 ore, per un intero anno, raggiunge un consumo stimato compreso tra 8.760 Wh e 35.040 Wh.

 

Prediligere elettrodomestici di classe energetica superiore: gli elettrodomestici incidono sui consumi totali all’interno della nostra abitazione per almeno il 58%*, un valore importante che può determinare un costo più o meno elevato in bolletta. E’ per questo motivo che è buona norma sostituire gli elettrodomestici vecchi con modelli di classe energetica superiore. A fronte di un maggior investimento iniziale, si otterrà un risparmio concreto nel lungo periodo. Secondo ENEA, sostituire un vecchio frigorifero con uno di nuova generazione comporterebbe un risparmio di energia elettrica fino al 40%; così come la sostituzione di una lavatrice obsoleta, in favore di una di classe A, porterebbe ad un risparmio energetico del 35%.

 

Sbrinamento di frigorifero e congelatore: uno degli errori più comuni nel far aumentare i consumi è quello di dimenticarsi di sbrinare frigo e congelatore. Sbrinare un frigorifero significa raggiungere una maggiore efficienza energetica. Inoltre, qualora se ne avesse la possibilità, sarebbe più opportuno posizionare questi elettrodomestici lontano dal forno. 

 

Corretto utilizzo del frigorifero: tutte le volte che teniamo il frigorifero aperto nell’attesa di scegliere cosa bere o mangiare si mette in moto il compressore meccanico responsabile del raffreddamento. Per risparmiare energia è importante evitare di tenerlo aperto se non strettamente necessario. Occorre, infine, evitare di inserire bevande o pietanze calde perché ne aumenterebbero troppo la temperatura interna, contribuendo alla dispersione di energia. 

 

 

Risparmio idrico

Doccia vs bagno: utilizzare la doccia al posto della vasca da bagno può far risparmiare fino a 1.200 litri d’acqua all’anno. È inoltre fondamentale tenere aperto il rubinetto solo per il tempo strettamente necessario, corrispondente al momento del risciacquo. Un ulteriore accorgimento, infine, può essere quello di installare un frangi-getto o riduttore di flusso su soffioni e rubinetti.

 

Perdite: quanto può incidere la perdita di un rubinetto sui consumi finali? Secondo ENEA, si calcola che con un rubinetto che gocciola si perdano fino a 5 litri al giorno. 

 

Acqua corrente: sai quanta acqua si può risparmiare tenendola chiusa quando non ci serve realmente? Mentre ci stiamo lavando le mani: in un minuto si evita lo spreco di almeno 6 litri d’acqua; mentre laviamo i denti: consumiamo solo 1,5 litri, a fronte dei 30 litri che sprecheremmo lasciando scorrere l’acqua; durante la rasatura: chiudere il rubinetto consente di risparmiare fino a 20 litri. 

 

Riciclo dell’acqua: sono molteplici i modi in cui possiamo riutilizzare l’acqua senza sprecarne nemmeno una goccia. Mentre aspettiamo che raggiunga la temperatura ideale, possiamo raccogliere l’acqua fredda per utilizzarla successivamente, o semplicemente invertire l’ordine con cui effettuiamo le nostre azioni, ad esempio lavando i denti come prima iniziativa. In generale, è bene evitare il lavaggio a mano dei piatti, ma se non si dispone di una lavastoviglie, il consiglio rimane quello di utilizzare una bacinella per raccogliere l’acqua che scorre.

 

Pieno carico: è importante utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo quando sono a pieno carico. Secondo ENEA si calcola che per un carico di lavastoviglie (classe A) senza prelavaggio vengano utilizzati fino a 15 litri (7 litri in classe A+++), mentre per un carico di lavatrice (classe A) si impiegano 45 litri. E’ fondamentale scegliere i lavaggi rapidi o eco-friendly e ridurre la temperatura da 60 °C a 40 °C o 30 ° C.

 

Sciacquoni a doppio tasto: i modelli con un solo pulsante consumano fino a 16 litri d’acqua per ogni utilizzo. Si stima che, installare modelli a doppio pulsante, possa far risparmiare fino a 100 litri d’acqua al giorno.

 

*fonte ENEA, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.

 

 

Modificare i nostri comportamenti quotidiani può fare davvero la differenza.

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