I ripartitori di calore hanno una vita operativa di 10 anni 

Perché è importante sostituirli anche se sembrano funzionare ancora? Vediamo insieme le motivazioni!

Per continuare a garantirti affidabilità e massima precisione

I ripartitori di calore sono alimentati da batterie a litio con una durata di circa 10 anni. Superato questo periodo, la riduzione della carica potrebbe provocare una scorretta trasmissione di misure e dati. Quest’ultima potrebbe infatti funzionare in maniera intermittente oppure spegnersi del tutto e se anche solo una parte dei ripartitori installati in uno stabile smettesse di funzionare correttamente, ciò graverebbe sull’intero condominio causando disservizi nella corretta ripartizione dei consumi condominiali.

La batteria non costituisce l’unica area di attenzione: i ripartitori hanno infatti una memoria interna che ha una capacità definita. Dopo circa 10 anni la memoria è satura, per cui le misurazioni potrebbero non essere registrate correttamente o completamente.

 

 

Se sei un condòmino

e hai dubbi sull’età del tuo impianto, parlane col tuo amministratore e chiedi di portare il tema all’ordine del giorno in assemblea!

Se sei un amministratore

contatta Techem, che ti proporrà la miglior soluzione per provvedere al mantenimento dell’efficienza dell’impianto di rilevazione dei consumi di calore: sostituzione dei ripartitori di calore e installazione di dispositivi di ultima generazione.

Per rimanere in linea con le normative vigenti

 

Secondo la normativa EED 2.0, che ha come obiettivo quello di porre la massima attenzione sull’efficienza energetica, a partire dal 25 ottobre 2020 i dispositivi (ripartitore di calore, contatermie, contatori idrici) di nuova installazione devono essere leggibili da remoto; la norma definisce altresì che i dispositivi installati non a trasmissione radio dovranno essere sostituiti al massimo entro il 1° gennaio 2027!