Informazioni Utili - 04.01.2024

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica presenta alla Commissione Europea il PNIEC 2023

Il 4 luglio 2023 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha presentato alla Commissione Europea il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima). Il nuovo testo segue la traccia della precedente versione del 2019, ma con una dilazione maggiore delle misure, a causa del mutato contesto politico, economico, ambientale ed energetico.

Ma in cosa consiste più specificatamente il PNIEC? Quest’ultimo stabilisce gli obiettivi nazionali al 2030 sull'efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2, nonché gli obiettivi in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell'energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile, delineando per ciascuno di essi le misure che saranno attuate per assicurarne il raggiungimento.

Il Piano include tutte le direttive comunitarie del Pacchetto Fit for 55%, in particolare le Direttiva sulla Efficienza Energetica (EED recast IV) e la Direttiva sulla Prestazione Energetica degli edifici (EPBD recast IV), oltre al REPowerUE.

Il PNIEC si pone l’obiettivo di mettere in atto strategie che seguano le cinque dimensioni definiti dall’unione europea, ovvero:

  1. Dimensione decarbonizzazione
  2. Dimensione efficienza energetica EED + EPBD
  3. Dimensione sicurezza energetica
  4. Dimensione mercato interno
  5. Dimensione ricerca innovazione competitività

A tal proposito sono stati aggiornati gli indicatori e gli obiettivi per il nostro Paese. Ad esempio, le emissioni e l’assorbimento gas serra, devono passare dal -47% del 2019 al -62%.

La quota di energie rinnovabili dal 19% al 40.5%.

Gli obiettivi di efficienza energetica prevedono di passare dai 145 Mtep di consumi di energia primaria del 2021 ai 122 Mtep del 2030 (riduzione di 23 Mtep) e per i consumi di energia finale, da 113 Mtep del 2021 a 100 Mtep del 2030 (riduzione di 13 Mtep).

I nuovi obiettivi della Dimensione Decarbonizzazione, per quanto riguarda l’energia rinnovabile, prevedono la copertura del 40.5 % di energia da rinnovabili entro il 2030. Gli obiettivi per l’energia elettrica prevedono un totale di 131 GW di potenza elettrica installata dei quali circa 80 GW da elettrico solare (fotovoltaico), con una produzione di energia prevista pari a 227.7 TWh, di cui 99.1 TWh da solare (fotovoltaico). Al 2030 per l’energia termica, grazie a tecnologie quali biomasse locali, pompe di calore, immissione in rete di biometano e solare termico, si produrranno 19090 ktep di energia termica sui 5188 ktep di consumi totali.

All’interno del nuovo documento, si può notare come uno dei temi discussi di maggior rilievo sia rappresentato dalla decarbonizzazione dei trasporti, indicata come una “tra le sfide di maggior rilievo per gli obiettivi emissivi e di transizione energetica”.

Nel settore dei trasporti, le tecnologie rinnovabili prevedono i biocarburanti, l’elettricità da rinnovabili per i veicoli elettrici (elettrici puri BEV e ibridi elettrici plug-in PHEV) e trasporti su rotaia, carburanti rinnovabili non biologici, idrogeno, recycled fossil fuel, con una produzione di 12735 ktep sui 41546 ktep consumati. 

Il PNIEC riporta, inoltre, le agevolazioni per gli interventi di riqualificazione degli edifici fiscali attualmente attive, quali: il Superbonus, l’Ecobonus, il Bonus facciate, il Bonus casa, il Sismabonus, Bonus verde e Bonus per abbattimento delle barriere architettoniche.

Che cos’è l’Ecobonus Veicoli? È il contributo messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per l'acquisto di veicoli non inquinanti:

  • Auto elettriche, ibride e a motore termico con un livello di emissioni fino a 135 gr/km di CO2
  • Motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici di Classe di omologazione uguale o superiore a Euro 5
  • Veicoli commerciali elettrici

L’Ecobonus Veicoli, dunque, contribuisce all’abbattimento delle emissioni di CO2, in linea con la vigente normativa europea sulla qualità dell'aria e dell'ambiente e con gli obiettivi del PNIEC e dell’Agenda 2030.

Il contributo viene riconosciuto come minor prezzo praticato dal concessionario in fattura al momento dell’acquisto.

Ciononostante, permane un problema: dove possiamo ricaricare i veicoli elettrici acquistati anche grazie a questo incentivo? Sempre il MIMIT ha previsto un nuovo contributo statale (valido fino al 31 dicembre 2024) che prevede il rimborso dell’80% di quanto speso per l’acquisto e la posa delle colonnine di ricarica. Questo contributo, in particolare, è destinato esclusivamente ai privati sia che abitino in ville e villette unifamiliari sia che abitino in condominio ed è complementare all’Ecobonus Veicoli.

Cosa devono però fare i condomini nel caso in cui decidano di installare una colonnina per la ricarica della propria auto?

Nel caso in cui si sia in possesso di un box privato collegato al contatore dell’abitazione, è necessario contattare l’amministratore e successivamente procedere all’installazione della wallbox secondo le norme in vigore. Se i lavori interessano parti comuni, questi dovranno essere approvati e i costi saranno a carico del condòmino.

Nel caso in cui si sia costretti ad allacciarsi al contatore condominiale, l’amministratore, dopo aver verificato la fattibilità, autorizzerà l’intervento che sarà sempre a carico del condominino o dei condomini interessati. Verrà inoltre stabilita la regola di ripartizione delle spese relative al consumo di energia elettrica dei songoli possessori di wallbox (insieme ad essa deve essere installato anche un sottocontatore di monitoraggio dei consumi).

Nel caso in cui ci sia solo un’area comune sulla quale installare una colonnina di ricarica, bisognerà  richiedere all’amministratore l’autorizzazione all’installazione di un punto di ricarica accessibile a tutti i condòmini, il cui costo potrà essere sostenuto da tutti i condomini o solo da quelli interessati in base ai singoli regolamenti condominiali.

Techem offre la consulenza completa per tutte le attività, dalla rilevazione dell’esigenza all’installazione, dal collaudo alla contabilizzazione (tramite ripartizione dei costi energetici).

Inoltre, Techem collabora con la società E-gap, primo servizio di ricarica veloce a domicilio, che grazie ai propri veicoli 100% elettrici dotati di batteria e ricarica mobile, consente di ricevere il servizio di ricarica on demand nei luoghi dove non è fisicamente o economicamente conveniente installare una colonnina di ricarica.