Approfondimenti - 07.06.2022

Chi deve occuparsi della sostituzione dei ripartitori di calore?

I ripartitori di calore sono dispositivi fondamentali per misurare i consumi energetici nei condomini con riscaldamento centralizzato. Tuttavia, nel tempo, possono deteriorarsi o diventare obsoleti, rendendo necessaria la loro sostituzione. Ma chi deve occuparsi di questo intervento? Chi deve sostenerne i costi? In questo articolo risponderemo a queste domande, chiarendo le responsabilità e gli obblighi normativi legati alla sostituzione dei ripartitori di calore.


Chi è responsabile della sostituzione dei ripartitori di calore?

La sostituzione dei ripartitori di calore può essere necessaria per diversi motivi: guasti, batteria esaurita, obsolescenza tecnologica o obblighi normativi. Ma chi deve occuparsene?

Amministratore di condominio – In un condominio con impianto centralizzato, la gestione dei ripartitori di calore spetta all’amministratore. È lui a dover contattare un’azienda specializzata per la sostituzione e a garantire che il sistema di contabilizzazione sia conforme alla normativa vigente.

Proprietario dell’immobile – Se si tratta di un’abitazione indipendente o di un condominio con ripartizione autonoma delle spese, il proprietario è direttamente responsabile della manutenzione e dell’eventuale sostituzione.

Inquilino o locatario – In alcuni casi, il contratto di locazione può prevedere che l’inquilino sia tenuto a sostenere i costi di manutenzione ordinaria dei ripartitori, mentre la sostituzione vera e propria spetta al proprietario. È sempre consigliabile verificare le clausole del contratto.


Chi deve pagare la sostituzione delle valvole termostatiche?

 

Oltre ai ripartitori, un’altra componente importante dell’impianto di riscaldamento sono le valvole termostatiche, che regolano la temperatura nei singoli ambienti. Ma chi deve farsi carico della loro sostituzione?

 

🔹 Manutenzione ordinaria (a carico dell’inquilino) – Se la valvola ha bisogno di regolazioni o piccole riparazioni, il costo può ricadere sull’inquilino.

 

🔹 Sostituzione completa (a carico del proprietario) – Se la valvola è guasta o obsoleta e deve essere sostituita, il costo spetta al proprietario dell’immobile o al condominio, a seconda del tipo di impianto.


Norma UNI 10200

La norma UNI 10200 stabilisce i criteri per la ripartizione delle spese di riscaldamento negli edifici con impianto centralizzato. L'obiettivo è garantire un'equa suddivisione dei costi in base ai consumi effettivi di ciascun utente, promuovendo l'efficienza energetica e il risparmio.

 

Principali punti della norma UNI 10200

  • Ripartizione dei costi: distingue tra spese fisse (manutenzione, gestione impianto, dispersioni termiche) e spese variabili (consumi reali misurati dai ripartitori di calore o contatori di calore).
  • Obbligo di contabilizzazione del calore: ogni unità abitativa deve avere dispositivi che misurino i consumi individuali.
  • Equità nella suddivisione: i costi devono essere calcolati in base a criteri oggettivi, evitando ripartizioni forfettarie.
  • Quando non è applicabile? Se l'impianto non permette una misurazione precisa, può essere adottato un diverso criterio di ripartizione (previa relazione tecnica).

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